Domenica scorsa, 9 aprile 2016, i capi reparto sono andati a vedere il fantastico, lontanissimo posto del campo.

L’appuntamento era alle 9, alla fine i nostri eroi sono invece partiti alle 10.30, a causa di un “contrattempo” di un’ora e mezza (i cui dettagli non verranno raccontati qui. Se siete curiosi, potete chiedere al CR: come si dice, verba volant…).
Alla fine, i CR sono partiti alla volta della Val di Ledro, in provincia di Trento.

strada lenzumo

Dopo 3 ore in macchina, qualche svincolo sbagliato e il giro panoramico del lago d’Idro, la signora mamma del responsabile ci ha mostrato il campo.

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Nel campo c’è addirittura il torrente. Alla domanda “quante probabilità ci saranno che per agosto sia pieno?”, la risposta è stata “Dovete scegliere se avere il torrente pieno o il bel tempo. 🙂 ”. Probabilmente con il torrente pieno (e la pioggia) i nostri EG sarebbero finalmente obbligati a lavarsi, potrebbe addirittura essere una cosa buona…

Verso le 4, si riparte. Noi, e tutti i lombardi che hanno deciso di passare la Domenica di sole sui vari laghi della zona.

A Brescia, sbagliamo vincolo, finiamo in una coda di 50 minuti dentro una galleria, e il navigatore ci fa sbagliare di nuovo uscita alla rotonda ( a suo favore, diciamo che i lavori che hanno causato la coda non erano segnalati sul navigatore, e quindi lui continuava a insistere per farci andare nella strada chiusa). Alla fine, con un’ora di ritardo, siamo riusciti a riprendere l’autostrada.

Le code a Bergamo e sulla tangenziale di Milano ci hanno dato la possibilità di guardarci intorno. Abbiamo visto di tutto e di più, ad esempio:

  • Una macchina d’epoca bellissima, con volante a destra (il passeggero ci ha pure salutato)
  • Sciami di motociclisti pazzi scatenati
  • Ferrari fiammanti che usano l’autostrada come una pista da rally
  • Porsche permalose che non vogliono essere sorpassate
  • Una serie di camion per cavalli
  • Un autostoppista
  • I ciclisti (che alla coda di Brescia erano più veloci di noi)
  • Una carrozza (vera! Tipo quella di Cenerentola!)
  • Due o tre canoe
  • Un tavolo

(gli ultimi tre, ovviamente, trasportati sul tetto delle macchine o su un camioncino. Il tavolo, in particolare, faceva una bellissima figura, con le gambe all’aria legato sul tetto della macchina).

Alla fine, dopo 4 ore e mezza di strada (di cui la metà con il sole negli occhi), alle 9 di sera, siamo tornati a casa.

Viva il posto del campo!

LaCR


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